mercoledì 21 ottobre 2009

ROSSO RUBINO



Rimanendo sempre in tema delle mie collane preferite, questa è nei toni del rosso rubino o del melograno o color vinaccia o sangue di piccione o bevanda di Dracula o quello che vi pare.


Quando cucio questo tipo di collana nella mia stanzetta preferita scoppia il caos più totale. Perchè, nonostante io abbia tentato più volte di razionalizzare i miei componenti e le mie pietroline secondo una classificazione del tutto personale, aleatoria e spesso temporanea, magari in base al colore, o alla forma, o al materiale, quando decido di fare una delle mie collane che io chiamo "barocche" per la loro ridondanza anche eccessiva, allora il caos esplode.



Se avevo magari impiegato un pomeriggio intero a dividere le perline nei barattolini degli omogeneizzati che una neomamma mi ha gentilmente regalato (combattendo così la battaglia per il riciclo e riutilizzo),


se avevo impiegato tempo a catalogare, classificare, conservare per colore e nuance di colore le pietre riposte poi nelle scatoline semitrasparenti


se i bottoni erano tutti riposti nella scatola selle meraviglie, così come tutti i nastrini, fiocchetti e cordoncini,


quando decido di dar vita all'accrocco perlinoso, tutto deve essere aperto, le scatole con i loro tesori spalancate perchè magari una pietra è qui, un'altra è là, un bottone è sommerso dai suoi fratelli e allora il caos esplode. E' come camminare su un campo minato: non si sa dove mettere i piedi o dove poggiare una pinza. Poi capita sistematicamene che mi cada qualche barattolino, magari quello con le pietre più piccole, o magari che debba interrompere perchè devo andare a riprendere i figli a scuola. E allora i bip si librano alti nel cielo, insieme alle promesse che faccio a me stessa d essere più razionale, meno caotica, più calma, meno multitasking. Ma non ci riesco, sono fatta così. Anche se devo dire che le esperienze dgli ultimi anni mi hanno un pò cambiata. Sono diventata più allegra e ho cambiato il modo di vedere le cose. Adesso solo un problema alla volta, più ottimismo e meno catastrofismo. Tanto alla fine poche volte possiamo veramente condizionare gli enventi, tanto vale aspettare. E allora quasi quasi il colore della mia collana potrebbe essere "color sangue di nemico dopo una sana vendetta, hai visto che non hai il sangue blu nemmeno tu!"

domenica 11 ottobre 2009

VERDE SPERANZA


Questa mattina il sole splende e illumina il mio giardino. Ieri, grazie anche all'aiuto di mio figlio 2/3 ho dato una risistemata al prato e ho tagliato a zero le lavande che erano diventate ormai dei ceppi legnosi. Se avranno voglia di rifiorire in primavera non mi oppongo. Oggi ho voglia di essere propositiva. Sono in pedi dalle 5 e mezza, ho navigato nei miei forum, nei miei blog preferiti, ho letto la posta, svuotata la lavastoviglie, fatto il caffè (veramente 2...), mangiato le mie fette biscottate integrali con la marmellata di limoni autoprodotta e sono pronta per iniziare la giornata.

Vorrei che tutto andasse a posto, magari aiutata da un mitra o da un lanciafiamme inceneritore, vorrei che le persone non fossero così meschine, squallide, avvilenti, imbecilli, ma, sprattutto, piccole piccole. Vorrei che ognuno la smettesse di guardare nel proprio orticello, vorrei che l'intelligenza guidasse le azioni, vorrei un mondo in cui le pecore stessero solo negli stazzi e non dietro a qualche cretino con un pò di fama o soldi o carisma. Vorrei un mondo in cui le persone venissero guarate con rispetto, che si badasse ai doni e alle doti che ognuno ha, che non si venisse giudicati per il denaro, per l'aspetto fisico, per lo status. Vorrei che, anche se un matrimonio finisce, rimanesse il ricordo e il rispetto per il pezzo di vita che si è trascorso insieme.

Vorrei tutto questo, ma siccome so che è un'utopia, io non sono ancora pronta ad essere annientata e se guerra è, guerra sia. Non mi lascerò sconfiggere da nessun pidocchio che si crede un gigante, perchè io sono migliore di lui. E come diceva sempre un mio amico tanto, tanto tempo fa, citando un film di Sordi: " E che ca**o, Donatella!"

P.S. Questo post, del tutto incomprensibile a voi, forse, è un post-it per me, per ricordare e ricordarmi...
        Ad ogni modo quella di sopra è una delle mie figlie, accrocco di perle e bottoni, nastri e pietre.

domenica 4 ottobre 2009

'O SCARRAFONE




L'estate è finita e ho un po' più di tempo, proprio solo un pochino di più. Ma almeno sono riuscita a fare una delle collane che amo di più, piena di pietre, perle, e minuteria, una sorta di minestrone di plastica e pietre vere, di sfere e chips. La regola fondamentale è che ai miei occhi i colori siano armonici e non stridenti.


Adoro questo tipo di collana perchè non è per niente minimal, ma barocca e ridondante, fioccosa e appariscente senza essere eccessiva.



Mi piacciono perchè sono le "mie" collane, che sono diverse le une dalle altre e le riconoscere tra mille.



Mi piace anche infilare perle, ma la mia collana potrebbe essere come quella di qualcun'altra. Sono le pietre che fanno bella la collana. Magari un separatore può essere diverso da quello usato da un'altra, così come  una chiusura. Ma se le pietre sono quelle, magari acquistate dallo stesso fornitore, allora la collana può essere figlia di qualcun'altra.

Ma queste sono figlie mie, solo mie. E che gioia vedere che sono quelle che spesso attraggono di più l'attenzione. Perchè come dice una canzone di Pino Daniele che io peraltro adoro, "ogni scarrafone è bello a mamma sua"